L’ametista è un tipo di quarzo tipico delle formazioni rocciose basaltiche caratterizzato da una colorazione viola, utilizzata già 5.000 anni fa in Mesopotamia e in Egitto per la realizzazione di intagli, sigilli e gioielli di vario tipo. Leggi la guida per conoscerne storia, leggende, caratteristiche, tipologie, applicazioni e come scegliere l’ametista in base a criteri di qualità e corretta informazione per il consumatore.
Storia
Il suo nome deriva da un termine greco, améthystos, che significa ‘sobrio’. Secondo una leggenda, infatti, Bacco si innamorò della ninfa Ametista che, non gradendo il suo corteggiamento, chiese l’aiuto di Diana e venne trasformata in un cristallo trasparente.
Arrabbiato per il rifiuto, Bacco rovesciò sul cristallo una coppa di vino conferendo in questo modo alla gemma il suo tipico colore viola e il potere di creare uno scudo contro gli effetti del vino. Secondo gli antichi greci e successivamente i romani, infatti, l’ametista poteva essere considerata un ottimo rimedio contro gli effetti negativi dell’alcol: secondo il bon ton del tempo, infatti, i commensali erano tenuti a bere un sorso di vino da una coppa di cristallo tutte le volte che l’ospite faceva un sorso dalla sua, nonostante questi stesse bevendo semplice acqua da una coppa di ametista, traendo in inganno i commensali con il riflesso viola dato dalla pietra. In questo modo l’ospite riusciva a mantenere la sua sobrietà mentre i commensali si ubriacavano.
Caratteristiche
Il principale nemico del delicato colore di questa pietra è il calore: una esposizione prolungata alla luce e al calore del sole, infatti, ha il potere di farla impallidire mentre temperature elevate, intorno ai 400°C o ai 500°C, sono in grado di cambiare radicalmente il colore portandolo verso tinte gialle, arancioni e brunastre. Questa caratteristica ha portato l’ametista a meritarsi un altro nome, ossia quarzo citrino.
I cristalli di ametista vengono rinvenuti dentro a geodi formatisi all’interno di rocce di tipo basaltico. I geodi in questioni sono formazioni di tipo geologico rappresentati da cavità che presentano, sulle pareti interne, dei raggruppamenti di cristalli che si sono formati tramite dei fluidi rilasciati, nei millenni, dalle rocce.
I luoghi dove sono più abbondanti i giacimenti di ametista sono La Bolivia, l’Uruguay e il Brasile, il Messico, La Russia, gli USA, l’India e il Madagascar. Nel nostro paese, sono state trovate delle piccole formazioni nelle zone di Bolzano, Trento, Torino, Grosseto e Sassari.
Come riconoscerla
L’ametista è una varietà di quarzo viola, una pietra preziosa molto apprezzata per la sua bellezza e il suo colore distintivo. Ecco alcuni modi per riconoscere l’ametista:
Colore: L’ametista ha un colore distintivo che varia dal viola pallido al viola intenso. La tonalità più desiderata è un viola intenso e ricco. Tuttavia, è importante notare che l’ametista può presentare variazioni di colore all’interno della pietra stessa.
Trasparenza: L’ametista di buona qualità ha una trasparenza elevata, consentendo alla luce di passare attraverso la pietra senza ostacoli. Alcune ametiste possono presentare inclusioni o velature che influenzano la trasparenza, ma pietre di alta qualità sono generalmente trasparenti.
Brillantezza: L’ametista ha una lucentezza vitrea o vetroso-satino, che contribuisce al suo fascino. Una buona ametista avrà una lucentezza brillante che riflette la luce in modo uniforme.
Durezza: L’ametista ha una durezza di 7 nella scala di Mohs, che la rende abbastanza resistente ai graffi. Tuttavia, come per tutte le pietre preziose, è comunque consigliabile trattarla con cura per evitare danni.
Taglio: L’ametista viene spesso tagliata in diverse forme per massimizzare la bellezza e il colore della pietra. I tagli più comuni includono taglio rotondo, ovale, a cuscino e a forma di pera. Un buon taglio permette alla luce di riflettersi in modo ottimale all’interno della pietra.
Origine: L’ametista si trova in diverse parti del mondo, tra cui Brasile, Uruguay, Zambia e Madagascar. Alcune regioni sono conosciute per produrre ametiste di qualità superiore, ma l’origine da sola non è un indicatore definitivo della qualità della pietra.
Se hai dubbi sull’autenticità dell’ametista o desideri avere una valutazione più precisa, è consigliabile rivolgersi a un esperto gemmologo o ad un gioielliere di fiducia che possa esaminare e confermare l’autenticità e la qualità della pietra.
Applicazioni
Attualmente l’ametista viene impiegata per la creazione di calici, coppe e gioielli. Fino a che non sono stati scoperti i grossi giacimenti del Brasile, l’ametista era considerata una pietra molto rara e di conseguenza aveva un prezzo relativamente alto, mentre oggi è diventata decisamente più economica e sono solo le gemme di dimensioni maggiori e di colore più intenso ad essere vendute a prezzi elevati.