L’esigenza sempre crescente da parte di migliaia appassionati di “ciclismo”, di spostarsi e viaggiare con il proprio mezzo a due ruote, ha portato a diversi cambiamenti, sia di mentalità, sia di tecnica, nell’organizzazione del proprio viaggio (lungo o breve che sia).
Negli ultimi anni la diffusione del cicloturismo, intesa come attività su due ruote che vede come protagonista un soggetto voglioso di esplorare e viaggiare, ha portato allo sviluppo di nuovi sistemi di “carico” capaci di generare un miglioramento diffuso nelle condizioni di “pedalata” e non solo.
Dai numerosi articoli che trattano l’argomento, abbiamo sentito spesso parlare della differenza tra equipaggiamento da cicloturismo o da bikepacking.
Cominciamo con il dire che probabilmente questa differenziazione è superflua e forse errata, in quanto chi pratica cicloturismo può adattarsi nel carico e nell’equipaggiamento con tecniche e “strumenti” da bikepacking, ma per convenienza, per praticità e per fluidità nel discorrere, manteniamo la differenziazione.
Classicamente per attrezzatura da cicloturismo intendiamo l’utilizzo di portapacchi su tutto il “corpo” della nostra bici, con particolare predominanza di portapacchi laterali. Questi ultimi, montati ormai in ogni “angolo” del telaio, ma soprattutto sul carro e addirittura sulla forcella, forniscono di sicuro una grossa portata di carico, ottenendo finanche il raggiungimento di oltre 100 l trasportabili in viaggio.
La capacità però, nell’esigenza degli itinerari moderni e non, rappresenta uno solo degli aspetti fondamentali, ed infatti, ad essa va di contrasto, totalmente opposta, la scarsa maneggevolezza del mezzo e la perdita totale dell’aerodinamicità della stessa; senza contare la difficoltà che l’ampliamento dei laterali comportano mentre pedaliamo su un itinerario stretto e ricco di vegetazione invasiva.
Detto ciò e descritta per sommi capi la dinamica del cicloturismo (da un punto di vista carico – strutturale), passiamo al bikepacking.
Il bikepaking, letteralmente “bici impacchettata” o “pacchi in bici” rappresenta la soluzione ideale e funzionale affinché un viaggio sia considerato agevole e allo stesso tempo rapido.
Scompare la figura scomoda del portapacchi e compaiono delle borse con cinghie e strap che rendono compatto l’equipaggiamento e meno voluminoso il tutto. L’utilizzo della bici comincia a diventare indifferente e possiamo attrezzare con l’ausilio della tecnica “bikepacking” qualsiasi tipo di bici, dalla mountain bike, alla fat bike, senza differenziazioni di sorta.
I laterali ritornano nei ranghi, il sotto sella, il manubrio e ogni parte del telaio diventano cosi supporti facili da utilizzare nella compostezza del bagaglio.
Sicuramente a perdere d’efficienza sarà il discorso sulla capacità di carico che risulterà quasi dimezzata rispetto al cicloturismo. Tuttavia, la necessità di caricare di meno, renderà ogni ciclista e ogni viaggiatore, responsabile e attento al necessario. Un motivo in più di sicurezza e di agilità mentale e fisica che un’ equipaggiamento da packing possono apportare al nostro stile di vita e viaggio.
Alla fine della disquisizione, la differenze sono state trattate con rapidità e facilità, in modo da apportare al mondo del web le differenze essenziali tra i 2 stili di viaggio in bici; siamo consci però che non tutto ciò che viene asserito è legge e non tutto ciò che viene disquisito rappresenta una certezza o una verità assoluta.
Le nostre guide di mountain bike hanno testato diverse borse e marche da bikepacking. Le uniche che hanno superato diversi test, dalla facilità d’uso alla tenuta stagna (per chi viaggia in bici avere tutto asciutto è di vitale importanza) sono state quelle della Rusjian Bag. Attualmente le uniche testate personalmente dalle guide nei loro viaggi in modalità bikepacking che possiamo realmente consigliare sia per l’ ottimo prodotto, sia per qualità/prezzo, ma sopratutto per la realizzazione ed interamente waterproof. Per maggiori dettagli su questi prodotti è possibile vedere questa guida sulle borse per bici di Roberto Grosso.
Prossimamente proporremo foto, video e quant’altro fosse utile, per inquadrare con “prove” le nostre discussioni, sperando di far cosa gradita e di creare un “dibattito” costruttivo con tutti voi appassionati.